LA LINEA SPEZZATA DEI SOGNI

Una storia nella storia. Sarebbe meglio dire nella Storia. In quanto la cornice attuale, che vede la vicenda di due giovani storici, Guido ed Anna, circonda un vero romanzo storico breve, ambientato in epoca precolombiana, in un arco di tempo che va dal 1437 al 1477.

Guido, appassionato dell’epoca delle caravelle, ha l’opportunità di leggere le pagine che narrano le vicende di Marìn Rosso, marinaio veneziano che appena ventenne abbandona una galea di Venezia per seguire le iniziative di Enrico il Navigatore, principe portoghese vero animatore delle prime strepitose scoperte geografiche. Senza Enrico non ci sarebbe stato Colombo, sostiene Guido nella sua tesi. Il romanzo che gli capita tra le mani in circostanze misteriose non fa che raccontare una trama avventurosa e travolgente che conferma questa tesi e che affascina il lettore anche per il linguaggio poetico.

Chi segue la linea dei sogni destinata a spezzarsi è infatti Marìn Rosso. Viene esposto il cammino sentimentale e politico di quest’ultimo che reagisce in maniera insolita alle vicende che gli accadono, dimostrando di esprimere un modo di essere autenticamente creativo.

Il romanzo antico è inquadrato dalla vicenda attuale di Guido ed Anna e procede dapprima con la cadenza di un giornale intimo, poi in forma epistolare, lasciando spazio alle singole voci di personaggi le cui vicende costituiscono la trama sottile nella quale si svolge la vita dei protagonisti. Alcuni dialoghi appaiono come gli snodi importanti e dinamici di una narrazione giocata sul filo degli affetti, a riproporre un continuum che sfocia nel racconto finale fitto ed avvolgente.

La storia di Guido non è una semplice cornice, anzi possiede una sua autonomia, fino a tingersi di giallo e di un passaggio thriller. La relazione uomo-donna è sviscerata e confrontata nelle due storie parallele, anche se distanti molti secoli. La conclusione non è prevedibile e sfugge alla tentazione romantica come pure all’epilogo edificante. L’azione narrativa vuole dimostrare che i sogni spezzati dalla realtà sono molto più belli e originali di quelli coltivati nel proprio mondo ideale.

L’antieroismo di Guido e Marìn Rosso propone una dimensione umana originale e priva dei manierismi e dei luoghi comuni di cui la narrativa da sempre riveste i protagonisti del romanzo.

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